Coinvolgimento delle aziende partner della regione

Per i progetti di costruzione del centro di ricerca e dell'edificio 2 Roche si affida ad aziende della Svizzera nord occidentale specializzare in impianti termoidraulici, riscaldamento e impiantistica. Alltech è responsabile per gli impianti termoidraulici del parcheggio sotterraneo, degli edifici 4, 5 e 6 del centro di ricerca. Nell'edificio 7 si occuperà invece dell'installazione del riscaldamento. Nell'edificio 2 l'azienda Bouygues è responsabile degli impianti di acqua potabile, inclusi quelli per le acque di scarico, dei sistemi di spegnimento ad acqua, dell'approvvigionamento idrico dell'edificio e del drenaggio del tetto.

Dell'impiantistica nell'edificio 2 si occupa invece Alltech. Debrunner Acifer AG, partner affidabile, crea le condizioni necessarie affinché Alltech e Bouygues possano svolgere il loro lavoro rispettando le scadenze. Queste due aziende, con sede nella regione, contribuiscono alla realizzazione dei progetti portabandiera della società farmaceutica.

Centro di ricerca pRED: quattro nuovi edifici con laboratori all'avanguardia e ponti di collegamento

Il nuovo centro di ricerca pRED, che si trova sul sito dell'ex edificio 74, è costituito da quattro edifici individuali - edifici 4, 5, 6 e 7 - oltre a un parcheggio sotterraneo per 900 veicoli. Un seminterrato comune funge da fondamenta sotto i quattro edifici. Gli edifici hanno altezze diverse: dai 114 m dell'edificio 7 al centro dell'area ai 16 m dell'edificio 4 nella parte periferica. «L'edificio 4 ospita il Convention Center con sale auditorium. L'edificio 5 è adibito a uffici, mentre gli edifici 6 e 7 sono destinati a laboratori tradizionali e speciali», spiega Daniel Imhof della Alltech Installations AG.

Imhof è il project manager per gli impianti sanitari del centro di ricerca e conosce le caratteristiche dell'edificio: «I laboratori sono progettati in modo tale da poter essere convertiti in modo relativamente facile a seconda del loro utilizzo. Si cerca il più possibile di impiegare moduli prefabbricati». Un'altra caratteristica sono le strutture di collegamento del complesso di edifici. «L'edificio 6 è collegato all'edificio 7 da ponti al 6° e al 13° piano. Una costruzione simile a quell'altezza non è usuale».

Torre Roche edificio 2: l'edificio più alto della Svizzera

Il centro di ricerca sta sorgendo nelle immediate vicinanze della nuova Torre Roche (edificio 2). Dalla posa della prima pietra nel secondo trimestre del 2018 la seconda torre è cresciuta costantemente in altezza. Insieme all'edificio 1, inaugurato nel 2015, la nuova torre di uffici rappresenta il centro del sito Roche. Dall'esterno le due torri sono simili, ma l'edificio 2 si appoggia all'edificio 1 con una torsione di 90° ed ha la stessa forma affusolata verso l'alto. La nuova torre è di 28 m più alta. Terminata la costruzione nel dicembre 2020 l'edificio 2 ha soppiantato la torre degli uffici come edificio più alto della Svizzera.

I nuovi posti di lavoro flessibili si svilupperanno su 50 piani a un'altezza di 205 m. Non mancheranno spazi collaborativi, individuali, di relax e di concentrazione. Sono previste anche moderne sale per riunioni e videoconferenze su vari piani adibiti a usi speciali.

Promuovere la comunicazione tra i collaboratori su 50 piani

Per garantire che in un grattacielo di 50 piani non si trascuri lo scambio e la cooperazione, tre piani sono collegati tra loro mediante scale a chiocciola creando delle aree di comunicazione aperte. Grazie alla geometria dell'edificio, gli utenti di ogni cluster di tre piani hanno accesso a uno spazio esterno, una sorta di terrazza o loggia. Questo ha lo scopo di promuovere la comunicazione tra i dipendenti di diversi reparti. C'è una caffetteria nella lobby, un bistrot con terrazza al 12° piano e un top floor lounge al 47° piano. Nel seminterrato si trova un locale per biciclette con docce e guardaroba.

La sfida dell'altezza

Roche presta particolare attenzione all'efficienza energetica: il riscaldamento, per esempio, è fornito mediante recupero del calore di scarto mentre il raffreddamento dall'acqua di falda. «La particolarità di questa costruzione sono i diversi livelli di pressione che risultano dall'altezza dell'edificio», spiega Thomas Gantert, project manager per gli impianti temoidraulici della Bouygues Energies & Services. «Abbiamo gradi di pressione nell'approvvigionamento idrico potabile e antincendio da 3 a 40 bar. Per soddisfare tutte le esigenze sono stati pensati diversi sistemi anche per le tubature delle acque reflue e dell'acqua piovana. Di conseguenza, vengono utilizzati diversi sistemi di pressurizzazione», dice Gantert.

Daniel Imhof della Alltech Installations AG, project manager impianti sanitari per il centro di ricerca pRED

Qual è il lavoro della Alltech Installations AG per il centro di ricerca?

Negli impianti termoidraulici Alltech è responsabile degli edifici da 4 a 6 e del parcheggio sotterraneo. Ci occupiamo della pianificazione del lavoro e dell'installazione così come dell'esecuzione, quindi dall'installazione alla messa in funzione e alla consegna. Questo riguarda l'acqua di spegnimento incendio, l'acqua potabile, l'acqua di scarico, l'acqua di solo del tetto, l'acqua demineralizzata e l'aria compressa. Nell'edificio 7 Alltech è responsabile dell'installazione del riscaldamento.

Quali prodotti avete acquistato da Debrunner Acifer?

Per il settore sanitario abbiamo acquistato principalmente tubi di scarico e pezzi speciali in ghisa, collari di raccordo, transizione, ganci e minuteria di fissaggio.

Quali sono state le vostre esperienza negli ultimi mesi in questo grande cantiere?

Attualmente abbiamo raggiunto il picco del lavoro per quanto riguarda la pianificazione dell'opera e del montaggio. Al momento sul cantiere lavorano 20 dei nostri installatori. Siamo nel pieno delle attività. La struttura del parcheggio sotterraneo è pronta e le installazioni sono completate al 90%. Sono pronte anche le strutture degli edifici 4 e 5 le squadre dei tecnici si stanno occupando del montaggio. Anche la costruzione della struttura dell'edificio 6 è nella fase finale. Attualmente stiamo lavorando ai piani 2, 3 e 4 della centrale tecnica. Nell'edificio 7 stiamo ancora costruendo la opere strutturali dei piani superiori e stiamo lavorando al secondo, terzo e quarto piano del centro tecnico. Sono molto soddisfatto di come procede il progetto.

Quali sono state le sfide specifiche di questo progetto?

Oltre alla logistica anche il coordinamento. Soprattutto negli edifici 6 e 7 dove nei laboratori ci sono acque di scarico industriali e gas speciali. L'edificio è attraversato da moltissimi cavi. Le singole squadre devono essere coordinate perfettamente in modo che la sequenza di montaggio funzioni e ognuno sia al proprio posto. Eventuali ritardi hanno un impatto diretto sull'avanzamento dei lavori. Una buona pianificazione e organizzazione sono quindi l'alfa e l'omega. Allo stesso tempo è necessario un certo grado di flessibilità per poter implementare le modifiche che il cliente richiede durante la fase di costruzione.

Thomas Gantert di Bouygues Energies & Services, project manager all'edificio 2

Come procede il progetto? Siete soddisfatti?

Sono molto soddisfatto, tutto sta andando secondo il programma. Siamo addirittura in leggero anticipo. Il centro tecnico al terzo piano seminterrato è pronto e in parte è già operativo. Sono funzionanti anche gli impianti per l'acqua piovana e gli estintori. Abbiamo eseguito l'installazione finale fino al 25° piano e tutto è pronto per la messa in funzione. I piani dal 26 al 49 si trovano in varie fasi di completamento. Gli ultimi mesi sono stati turbolenti perché molte fasi del lavoro si svolgono contemporaneamente: pianificazione, installazioni preliminari, completamento, messa in funzione, garanzia della qualità. La parte superiore dell'edificio è ancora in costruzione, mentre la parte inferiore è già pronta per la messa in funzione. Ci sono diversi cantieri in diverse fasi, per così dire. Per cui è molto impegnativo tenere tutto sotto controllo.

Ci sono state altre sfide da superare?

La grande sfida all'inizio è stata la logistica. Il materiale non può rimanere sul cantiere per più di 48 ore. Si cerca di fare in modo che il materiale venga consegnato già prefabbricato. Le consegne devono essere richieste online in anticipo e il trasporto deve avvenire entro poco tempo. Per le consegne di materiale ai piani superiori il fornitore deve anche prenotare il montacarichi adatto. Questi processi sono ora consolidati. Roche sta facendo del suo meglio per garantire che i suoi processi logistici non abbiano un impatto troppo grande sulla città di Basilea e sul traffico stradale. Dopo tutto si tratta di un grande cantiere nel mezzo della città. Il cliente, i fornitori e le aziende coordinano tutto al meglio.

Quali prodotti avete acquistato da Debrunner Acifer per l'edificio 2?

Abbiamo ricevuto diverse migliaia di metri di condutture per acqua potabile del sistema Geberit Mapress, inclusi pezzi speciali che sono stati consegnati in lunghezze massime di 3 m. Inoltre raccordi di pressione fino a 16 bar, valvole a farfalla, valvole di riduzione della pressione e di sicurezza, vari ingressi, manicotti e fissaggi. La pianificazione e le consegne sono state realizzate perfettamente da Debrunner Acifer e tutto si sia svolto senza intoppi.

Perché avete scelto Debrunner Acifer?

Sappiamo per esperienza che Debrunner Acifer è un fornitore affidabile in termini di puntualità e disponibilità. Il prezzo è importante per noi, ma non è il criterio principale. Di Debrunner Acifer apprezziamo la puntualità e la precisione nelle consegne; riceviamo sempre il materiale che abbiamo ordinato. Dispone di un ampio assortimento e nella gestione degli ordini non ci sono mai problemi, neppure se si ordina tramite l'E-Shop. Ad ogni cliente viene assegnato un unico referente e quindi la collaborazione funziona molto bene. Le richieste vengono elaborate rapidamente e i collaboratori di Debrunner Acifer condividono con noi le loro idee; lo apprezziamo molto.